UFC 267 POST MATCH
Che l’evento in programma promettesse bene ce lo si poteva immaginare, le tante dosi di adrenalina che è poi in realtà riuscito a trasmetterci sono senz’altro state quel surplus che solo le MMA riescono a profferire.
Partiamo con il primo dei 6 match della Main Card: Magomed Ankalev vs Volkan Oezdemir, incontro interessante nonostante si sia arrivati al giudizio arbitrale. Bene per il russo che match dopo match sta dimostrando una modesta crescita, Ankalev ha gestito senza troppi problemi le tre sfuriate di Oedzemir surclassandolo in velocità d’esecuzione e precisione nei colpi. Lo svizzero si prende la sua seconda sconfitta consecutiva in una serata dove ha fatto davvero poco per meritarsi di più.
Li Jingliang vs Khamzat Chimaev, se i pronostici erano così sbilanciati in favore del ceceno un motivo c’era, Chimaev ha palesato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per terrorizzare il resto della divisione. Il cinese non ha potuto davvero nulla contro la veemenza del fighter naturalizzato svedese, sono bastati un takedawn di prepotenza e un paio di minuti di aggiustamenti al tappeto per far sembrare il cinese un principiante. Ricordiamo che Li Jingliang è un ottimo fighter, con ottimi e promettenti risultati, e un probabile futuro nei piani alti della classifica; detto questo si è già fatto il punto sul livello di Khamzatr Chimaev, un fuoriclasse…
Alexander Volkov vs Marcin Tybura, vittoria per il russo ai punti in seguito ad una prestazione sufficiente, avversario diligentemente tenuto il quanto più possibile alla distanza, compitino riuscito e nulla di più.
Islam Makhachev vs Dan Hooker, anche in questo caso sonora sconfitta e delusione per l’atleta neozelandese. Makhachev dato per strafavorito, ha mantenuto le aspettative sottomettendo Dan Hooker con una chiave articolare d’alta classe alla prima ripresa. Il lavoro del team khabib sta dando ottimi frutti, Makhachev è il grappler più pericoloso della divisione e dopo 10 vittorie consecutive ha giustamente reclamato la chance titolata a Dana White. Comunque andranno le cose, i vari Poirier, Gaethje, Chandler e soprattutto Oliveira sono avvisati, lo spauracchio russo sta tornando e non si tratta più di khabib.
Petr Yan vs Cory Sandhagen, match d’alta classe tra 2 striker decisamente sopra la media, la concretezza nella compostezza del russo, in opposizione allo stile poco ortodosso dell’americano. 5 round di grande battaglia dove i colpi più pesanti e l’andare in crescendo di Petr Yan sono bastati per una decisione univoca dei giudici. Dopo aver stupidamente perso la cintura per una squalifica Yan risale sul tetto del mondo; onore a Sandhagen per l’ottima battaglia ma l’incisività di Yan è stata di uno step superiore.
Jan Blachowicz vs Glover Teixeira, il presentimento che potesse succedere lo si avvertiva, tuttavia Teixeira lo ha materializzato con molta più semplicità del previsto. Blachowicz non è mai realmente entrato in partita, forse intimorito da un grappling pressante o probabilmente vittima di una sottovalutazione dell’avversario, soprattutto in riferimento all’età. Applausi per Glover Teixeira che diventa nuovo campione del mondo pesi massimi leggeri a 42 anni, dopo più di 20 anni di onorata carriera. Voto negativo meno meno, per il polacco, prestazione scadente e sintomo di poca lucidità dovuta probabilmente ad un camp di allenamento fuori rotta, con un conseguente gameplan confuso, inadatto e sbagliato!
Se è vero che nel periodo estivo UFC è andata leggermente in calando per qualità e quantità delle card numerate, non si può dire lo stesso dell’autunno! Dopo la spettacolare serata di UFC 267, a solo una settimana Dana White ci regala a ripetizione UFC 268, anche questa volta con una Main Card davvero allettante.